Il 28.12.2012 è stato emanato il decreto Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni (pubblicato in GU n.1 del 02.01.13 – Suppl. Ord. n. 1), meglio conosciuto come il “Conto termico”.
Previsto dal decreto legislativo n. 28/2011, ha lo scopo di incentivare interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Il meccanismo d’incentivazione premia quei soggetti esclusi dalle detrazioni fiscali del 55/50% poiché non soggetti a IRPEF o IRAP, quali le amministrazioni pubbliche, ma anche altri soggetti privati che, avendo redditi limitati, non potevano beneficiare a pieno delle suddette detrazioni. Il contributo, elargito dal GSE in rate annuali uguali per 2 o 5 anni, dipende dal tipo di intervento oggetto dell’incentivazione e equivale mediamente a circa il 40% delle spese sostenute.
Obiettivi di spesa
Il decreto mette a disposizione un impegno di spesa annuo complessivo pari a 900 milioni di euro, di cui 200 destinati alle pubbliche amministrazioni e 700 agli altri beneficiari. Raggiunto il rispettivo limite di spesa annua, i soggetti beneficiari hanno ancora sessanta giorni per richiedere gli incentivi. Non sono accettate ulteriori richieste di accesso agli incentivi fino all’aggiornamento periodico degli incentivi stessi, realizzato dal Ministero dello Sviluppo.
Beneficiari
I beneficiari, che possono avvalersi dello strumento del finanziamento tramite terzi o di un contratto di rendimento energetico ovvero di un servizio energia, anche tramite l’intervento di una ESCO degli incentivi sono:
a) le amministrazioni pubbliche, per gli interventi d’incremento dell’efficienza energetica, produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza;
b) i soggetti privati, intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito d’impresa o di reddito agrario, per i soli interventi relativi alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza.
Interventi incentivabili
Gli interventi incentivabili sono divisi in due categorie.
Gli interventi d’incremento dell’efficienza energetica, realizzati in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, dotati d’impianto di climatizzazione. Sono:
a) isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
b) sostituzione di chiusure trasparenti comprensive d’infissi delimitanti il volume climatizzato;
c) sostituzione d’impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti generatori di calore a condensazione;
d) installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da Est-Sud-Est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili.
Gli interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza:
a) sostituzione d’impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica;
b) sostituzione d’impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa;
c) installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling;
d) sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
Infine, per le sole aziende agricole può essere incentivata, oltre alla sostituzione, l’installazione d’impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomassa.
Ammontare e durata dell’incentivo
Gli incentivi sono erogati dal GSE con rate annuali per la durata di 2 anni o di 5 anni a seconda della tipologia degli interventi realizzati (vedi allegato).
Se l’incentivo totale non supera 600 € il GSE lo eroga in un’unica annualità.
L’ammontare dell’incentivo dipende dalla tipologia dell’intervento. Il decreto stabilisce anche dei massimali. Il calcolo dell’incentivo è dato dal risultato di apposite formule che tengono conto di vari fattori (vedi allegato).
Accesso agli incentivi
Il soggetto responsabile deve presentare la domanda al GSE, il cui schema tipo è disponibile sul portale del http://www.gse.it, entro 60 giorni dalla data di effettuazione dell’intervento o di ultimazione dei lavori. Procedure diverse e a preventivo sono previste per le amministrazioni pubbliche, nel caso di contratti con ESCo e in altri casi.
Cumulabilità
L’incentivo non è cumulabile con altri incentivi statali, fatti salvi i fondi di garanzia, i fondi di rotazione e i contributi in conto interesse. Limitatamente agli edifici pubblici a uso pubblico, gli incentivi sono cumulabili con incentivi in conto capitale, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale.
Nei casi d’interventi beneficiari di altri incentivi non statali cumulabili, l’incentivo è attribuibile nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale vigente.
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